SPEREM!

Quella che era considerata la madre di tutte le battaglie è ormai andata … solo, vorrei suggerire di non esagerare con i festeggiamenti! Perché è da questo momento che comincia la Resistenza, quella vera. Deve essere chiaro che l’Emilia Romagna ha ancora anticorpi, ma non illudiamoci che sia così in ogni pezzo del nostro territorio. Se infatti sommiamo le percentuali leghiste registrate in questa regione, con le altre già conquistate allora la matematica non diventa un’opinione, come mai lo è stata del resto!

Fino alle 23:00 del 26 gennaio vi era la paura, seria, che potesse accadere davvero. Poi ha vinto il DNA, solo e semplicemente quello, dell’Emilia Romagna. Le restanti analisi servono a noi tutti semplicemente quale esercizio di analisi: giusto, necessario, utile ma pur sempre analisi di seconda battuta; e le sardine, mi si permetta, non hanno inciso granché. Solo e semplicemente perché sono residuali nelle altre regioni, al Sud in particolare.

Possiamo poi filosofeggiare o meno riguardo il PD, che semmai si rafforza nel Governo, ma che non ha potuto presidiare il territorio di quella Regione, perché non ne avrebbe tratto vantaggio Bonaccini. Potremmo fare scommesse riguardo al tempo che ancora rimane al M5S prima di liquefarsi completamente, sul  centrodestra che ha preso tanti voti, ma si preferisce girare la testa dall’altro lato. Sì, ha vinto Bonaccini, ma Salvini e il centrodestra hanno preso troppi voti! I risultati distopici nelle due regioni in cui si è votato sono palesi, basta dare un’occhiata ai voti elargiti ai partiti concorrenti nelle due regioni.

La Calabria. L’atteggiamento dei media in questa tornata elettorale è stato straordinario nel farci sfuggire completamente la percezione che potevamo ancora avere, e farci toccare con mano la realtà: le elezioni calabresi hanno mostrato, con chiara volontà, che quella parte del nostro Paese è stata sganciata, quella che sta a Sud e che ormai è considerata definitivamente persa. Insomma, non più recuperabile.

Adesso si rifiata per qualche mese, poi si ricomincia tra maggio e giugno con Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto. Un bel campionario come si può notare. Chiediamo solo di fare in modo di non metterci sempre nelle condizioni di farci votare il meno peggio. Sperem …

Mimmo Oliva

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