CELLULE IMPAZZITE
Palliativi, solo palliativi. Per una economia che immaginavamo fragile e che abbiamo scoperto essere anche troppo fragile, esageratamente fragile. Con una struttura sociale e un mondo del lavoro fracassato e completamente destrutturato, troppo per un Paese che deve affrontare una crisi come quella del COVID 19.
La politica, così la chiamavano, poi divenne “liquida”.
Un’economia “stanziata” sul nulla e su percentuali di lavoro nero evidentemente sottostimate, calcolate al ribasso.
Sta saltando il tappo, al Sud l’epidemia non deve uccidere gli anziani, una delle colonne portanti del welfare state virtuale, che mantiene l’equilibrio in una struttura sciale macinata e allo strangolamento.
Al Nord si sono potuti permettere la “selezione generazionale”, perché in questo si traduce l’abbandono degli anziani e dei meno abili negli istituti a loro dedicati, un giorno ne conosceremo i numeri e non ci piacerà, lo vivremo come una colpa, forse come una vergogna, probabilmente lo chiameremo “genocidio”, ma dovremo aspettare a farlo, ora è presto!
La politica, così la chiamavano, poi divenne “liquida” e non tenne conto che anche i poveri si stavano trasformando, anch’essi non erano più gli stessi.
Intanto la corsa al saccheggio dello Stato è cominciata, non adesso.
Fragili, troppo fragili.
Mimmo Oliva