tv e dintorni

TV e dintorni. Palinsesti e Covid_9.

In un momento così “diverso” i palinsesti delle TV in chiaro ci presentano programmi trash, repliche di telequiz, film spesso cupi e violenti.

Costretti in casa, da una emergenza sanitaria senza precedenti, la “magic box” dovrebbe essere, ora più che mai, strumento di sano intrattenimento e divulgazione culturale. Quello a cui stiamo assistendo è invece l’esatto contrario: un diabolico persistere nel proporre programmi trash, repliche di telequiz e film spesso cupi e violenti. Ci si chiede se sia stato il caso di mandare avanti programmi come “Amici” e “ Grande Fratello Vip”, dove la litigiosità è parte stessa dei format. Anziché puntare sulla possibilità di un arricchimento culturale si è stuzzicata, ancora una volta, la morbosità e il voyerismo, quasi a voler dire che l’utenza media televisiva non necessita di altro.

Siamo di fronte a delle scelte, a essere buoni, inopportune.  In un momento anche di gravi difficoltà economiche di tanti, è infelice costringere a scegliere l’alternativa delle PaY TV per passare queste lunghe giornate in casa. E’ vergognoso che persone sole, magari anziane, siano costrette a vedere, perché non possono permettersi altro, i programmi della D’ Urso, o venire bombardati dai contenitori che parlano solo del COVID_19, con ospiti che passano dall’ uno all’ altro.

 Abbiamo ora più che mai bisogno di ridere e sorridere, sognare, forse anche emozionarci, per una storia d’ amore, di quelle di una volta. I nostri bambini hanno bisogno di favole, di cartoni animati ma quelli della Disney o della Looney Tune, quelli di Gatto Silvestro per meglio capirci. Magari serviranno quei bei programmi che hanno contribuito all’ alfabetizzazione e all’ unità del nostro paese. Forse ora sappiamo leggere ma non siamo più in grado di districarci tra informazioni false e quelle vere, che si insegni quello con la TV Pubblica.

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Se repliche devono essere, che siano quelle di Alberto Angela, se quiz dovete farci rivedere, allora andiamo a quelli dove serviva un po’ di cultura per vincere. Se spettacoli vecchi dovete propinarci, ridateci Raimondo Vianello, Corrado e company, insegneranno molto anche ai conduttori moderni.  E se proprio non si può fare a meno di una scazzottata e un litigio, che siano quelle di Bud Spencer-Terenc Hill e Stanlio e Ollio.
 La speranza è che quando tutto questo sarà finito si riveda anche il modo di fare televisione, magari facendo un passo indietro o, se sarà necessario, più di uno. 

Antonello Rivano

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