Michele Citro a Città Della Pieve

Kermesse d’arte contemporanea in Umbria. Michele Citro a Città Della Pieve

L’antico e suggestivo borgo di Città della Pieve – in provincia di Perugia (Umbria) – si prepara a ospitare, dopo questi intensi mesi di lockdown, una retrospettiva artistica contemporanea organizzata da un creatore di eventi sanseverinese: si tratta dell’happening denominato: “Idilli cromatici. Omaggio a Leopardi, a duecento anni dall’Infinito”.

Un evento legato ad altre kermesse collaterali; da visitare nella prestigiosa location di Palazzo della Corgna. A cura del filosofo, scrittore, docente di Marketing e Comunicazione – Business Management – Interfacce Grafiche per Videogiochi (ciò presso l’istituto “Vhei”, a La Valletta – Malta) Michele Citro (appunto residente a Mercato S. Severino, in Campania).

La mostra intende celebrare il grande poeta de “L’Infinito” – una delle più sintetiche, ma compiute e significative liriche dello scrittore recanatese Giacomo Leopardi; un carme che lo scorso anno ha “festeggiato” i “primi” due secoli di vita.

E lo fa attraverso le opere di un nutrito parterre di artisti – una ventina – provenienti da tutta Italia, ma anche da altri Paesi. Più di sessanta i manufatti, realizzati con differenti tecniche espressive. Tutti, però, legate al concetto di “Idillio” – dal greco “Visione”, per estensione: “Quadretto bucolico” (si ricordi il Mondo delle Idee platonico). Fu proprio Leopardi a intitolare le raccolte di sue poesie “Piccoli Idilli” e “Grandi Idilli”.

Il vernissage avrà inizio in data 27 giugno prossimo venturo (sabato) – alle ore 17.30 – nelle sale del celebre sito monumentale (ambienti museali) di Palazzo della Corgna. La collettiva d’arte terminerà domenica 6 settembre. Ecco di seguito, per la cronaca, i nominativi dei pittori e/o produttori di manufatti che prenderanno parte all’iniziativa. Tutto gode del patrocinio del Comune di Città della Pieve (nelle persone del sindaco Fausto Risini e dell’assessore alla Cultura Luca Marchegiani), in collaborazione con Edizioni Paguro – giovane e importante realtà editoriale di S. Severino, presieduta dallo stesso Michele Citro. Ancora, il tutto sarà organizzato in simbiosi (partnership) con l’accademia “Pietro Vannucci” (della località umbra in cui si svolge la kermesse).

I partecipanti sono: Elia Alunni Tullini (Umbria); Araphoenix (Campania); Cinzio Cavallarin (Veneto/Toscana); Angelo Andrea Citro (Campania); Peppe Cuomo (ancora Campania); Angelo D’Amato (di nuovo, Campania); Nicola Della Corte (per la Campania); Gianfranco Gobbini (dall’Umbria); Carla Guarino (sempre dalla Campania); Luca Impinto – Campania – Guido Marena (Campania); Pier Francesco Mastroberti, anch’egli campano; Pasquale Palese (Basilicata); Paolo Pasticci – proveniente dall’Umbria; Nicola Pellegrino – in Campania; Giuseppe Pizzo dalla Campania; Abdul Razzaq Al-Mawla (dall’Iraq); Dino Ventura – dalla fertile e verde Lucania; Vittorio Vertone (idem come sopra); Silvio Zago dal Veneto.

Questo interessante happening era già da attuarsi nella scorsa primavera, ma le restrizioni imposte dal Covid-19 lo hanno dapprima “sospeso” e, quindi, procrastinato – rimandato. E adesso, gli “Idilli cromatici” (di leopardiana concezione) esploderanno in tutta la propria bellezza. È proprio il caso di dirlo.

2 Foto evento Michele Citro Noia 4

Dichiara, al proposito, il giovane Michele Citro: “Niente e nessuno può o potrà mai contagiare il Sapere, la Cultura e le Arti. Essi sono invincibili e immortali; per mezzo di essi l’Umanità è resa invincibile e immortale”.

Come risulta essere immortale lo stesso poeta, pervaso da una sensibilità spinta verso l’estremo. Ormai tutti sanno che il figlio del conte Monaldo e di Adelaide Antici fu ospitato, negli ultimissimi anni della propria esistenza, nella dimora di un amico napoletano: il patriota, politico e scrittore partenopeo Antonio Ranieri.

Addirittura, sembra, secondo alcune interpretazioni, che il poeta de “Il sabato del villaggio” fosse ghiotto di sorbetto al limone (ricetta napoletana) oppure di confetti cannellini (speziati), preparati a Napoli. Forse, dicono ancora alcuni altri studiosi – biografi ed esegeti del suo pensiero – il Nostro sarebbe morto proprio a causa di un’indigestione (o congestione) di gelato oppure di confettini. O di diabete. Curiosità che toccano la quotidianità di questo solipsistico autore – tra i più celebri ed amati, non solo nell’ambito delle humanae litterae italiane, ma a livello mondiale.

Il poeta della malinconia, ma anche della speranza (“La ginestra”) e dei sentimenti amorosi, di “A Silvia” ed “Alla luna”; in quest’ultimo carme egli utilizza – inizialmente – la figura retorica della prosopopea, detta anche “personificazione”. Rivolgendosi proprio alla luna, intesa quale immagine vivida, reale, umana.

L’intuizione leopardiana dei “quadretti” o idilli combacia con la visione del Nostro nell’ambito delle correnti letterarie di Neoclassicismo (come forma espressiva e letteraria) e Romanticismo (come tematiche nei suoi scritti). Il Recanatese riprende il termine “idillio”, in particolare, dagli scrittori alessandrini Teocrito e Mosco. Se per Leopardi l’idillio parte dalla siepe, giungendo all’universalità degli elementi naturali e dell’animo umano, per questi espositori la “piccola scena” scaturisce dallo spazio non “infinito” ma “de-finito” della tela bianca o della materia grezza; l’immaginazione poi plasma tela e materiali vari, che universalizzeranno lo scibile ecumenico.

La manifestazione umbra di Michele Citro e dei responsabili della casa editrice sanseverinese “Paguro” fa parte di un circuito turistico storico, artistico e culturale di più ampio respiro; tutto a Città della Pieve. Si prevedono quattro visite guidate giornaliere (due antimeridiane e due pomeridiane) ai principali siti di interesse pubblico e/o cittadino; tra questi ricordiamo: il museo civico diocesano; il complesso ecclesiale di S. Maria dei Servi; l’Oratorio dei Bianchi; il duomo e Palazzo della Corgna.

Tutto nel rispetto delle normative poste in essere dagli organi istituzionali nazionali e locali – per questa “fatidica” Fase Tre. Kermesse similari anche nei comuni circonvicini, limitrofi: non si dimentichino le lussureggianti zone di Chiusi e Castiglione del Lago. Insomma, in queste piccole “perle” italiane – dense di culture e di simboli della grandezza umana che rendono vivibile le aree antropizzate – le arti si intersecano tra di loro creando un connubio armonico e, quindi, “idilliaco” – nel senso più vero del termine.

Anna Maria Noia

Foto di Anna Maria Noia
1. Michele Citro
2. Locandina Evento
3. opera
4. Palazzo Corgna
Copertina: Città della Pieve.

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