Da Nocera a “Nuceria”

Da cosa deriva il termine nocerini? Banale, da Nocera. E da cosa deriva Nocera? Facile, dal nome latino dell’antica città, Nuceria. E da cosa deriva il termine Nuceria? Questa domanda ha una risposta più complessa. Se la sono posta in parecchi in passato. Alcuni l’hanno fatto derivare da un’omonima principessa etrusca scappata dal talamo dopo aver ucciso il marito. Suo padre, il re Pico (o Prisco), la ritrovò morta da queste parti e le dedicò una città (un antico stemma cittadino sarebbe basato su questa leggenda). Altri dicono che “era notte” (nox erat) quando i romani riportarono un’importante vittoria e, per immortalarla, vollero fondare una città. L’ultima leggenda (avallata dagli attuali stemmi delle due Nocera) ricorda una grande alluvione dalla quale si salvò, miracolosamente, un solo albero di noce. Fuori dalle leggende, l’origine del nostro toponimo è tutt’altra. La città fu fondata intorno al VI secolo a.C. dagli Etruschi. Per vicendevoli vicende, l’insediamento passò in mano ai greci del Golfo di Napoli, prima, e ai Sanniti, poi. Quest’ultimi rifondarono la città e la chiamarono “Nuvkrinum Alafaternum”, letteralmente Nuova (Nuv) Rocca (Krinum) degli Alfaterni (Alafaternum). I Sanniti realizzarono una città sull’insediamento precedentemente abbandonato (del quale non conosciamo il nome). Con l’espandersi dell’egemonia romana, il termine “Nuvkrinum” fu latinizzato in “Nuceria”. Da quel momento, quel nome comparirà ininterrottamente sui documenti ufficiali della città restandoci, fino a gran parte del secolo scorso (quando resisteva per designare la diocesi di “Nuceria Paganorum”). Potremmo essere portati a pensare, infatti, che il nome Nuceria sia stato utilizzato esclusivamente durante il periodo romano. Non è così. Il toponimo è sopravvissuto al declino della città classica e (anche quando è stato ridotto all’indicazione di un “locus”, non più città, ma semplice località) ha continuato a indicare una porzione importante dell’attuale Agro nocerino-sarnese.

È interessante notare come il nome Nuceria (tranne in periodi brevissimi) sia sempre stato associato a un suffisso. Nuvkrinum è stata Alafaternum fino alla romanizzazione, quando è diventata Nuceria Alfaterna. Tra I secolo a.C. e I secolo d.C., i romani le cambiarono nome, facendola diventare Nuceria Constantia. Durante l’Alto Medioevo, i nucerini abbandonarono il sito della città classica in favore della più riparata Collina del Parco. Rinata in epoca basso medievale, Nuceria divenne Christianorum. Dal XVI secolo fino allo scioglimento del 1806, l’intera e ampliata città si chiamò Nuceria Paganorum. All’indomani della scissione, che separò Nuceria da duemilacinquecento anni di storia comune, nacquero Nocera Corpo e Nocera San Matteo. Tra 1834 e 1850 tornò a esserci una sola Nocera. La ritrovata unità ebbe vita infinitamente più breve della precedente e, nel 1851, nacquero le attuali Nocera Inferiore e Nocera Superiore. Due città, due Nocera, che traggono la linfa vitale dalle radici, sepolte ma ancora vive, dell’unica antica Nuceria.

Francesco Belsito

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