Cinzia un'amica in cucina

Cinzia un’amica in cucina: dal palcoscenico del mondo al ristorante in giardino

Nasce a Pontecagnano il primo Home Restaurant. Cinzia e Guido, musicisti di professione, dai palcoscenici delle navi da crociera alla creazione di un ristorante in giardino

Tante le storie di rinascita legate al periodo storico in cui stiamo vivendo, storie di persone che combattono per portare avanti la propria attività, per sbarcare il lunario, per mantenere viva la speranza.

Oggi, ho una storia bella da raccontare anche io, più che di rinascita, di trasformazione e sperimentazione e di voglia di rimettersi in gioco. I protagonisti sono Cinzia Longo e Guido Maria Valletta. Lineamenti gentili lei, capelli morbidi e scuri, sguardo dolce e luminoso, aria simpatica lui, capello brizzolato e un sapiente e frizzante savoir faire, frutto di anni di esperienza e conoscenza. Una vita spesa insieme, uniti dalla passione per la musica.

Il loro primo incontro 26 anni fa, quando Cinzia, con il suo sguardo, fulmina Guido nel suo studio di registrazione. Da qui l’inizio della collaborazione artistica e i primi ingaggi in giro per eventi a diffondere, musica, passione e buon umore. A quei tempi facevano scintille, illuminando i cuori e le serate del loro pubblico con un repertorio di musica dance ’70, 80, alcuni brani di musica latina e classici intramontabili della musica italiana. “Io che non vivo senza te” uno dei loro cavalli di battaglia preferito dell’epoca.

Tre anni dopo, il primo incontro, la svolta. Cinzia e Guido, pieni di voglia di fare, di grinta ed energia, accettano il loro primo incarico come musicisti sulle navi da crociera. Sei, sette mesi a bordo e quattro, cinque a casa, a seconda dei contratti e delle compagnie navali. L’inizio di un‘incredibile avventura che li ha portati ovunque nel mondo, oltreoceano e non. Cullati dal mare, dagli oceani, dal calore e la compagnia di ospiti internazionali, e soprattutto dalla loro voglia di reinterpretare la musica.

Un’inarrestabile coppia di musicisti, viaggiatori e anche un po’ guerrieri. Sì, perché, accettare incarichi così lunghi e per tanti anni, ti porta a stare lontano di casa, dagli affetti, da quella che definiremo una “vita stabile” e nel loro caso dalla terra ferma.

Una storia d’altri tempi, invidiabile agli occhi di molti, una storia dalla quale ci si aspetta un finale del tipo “… e continuarono a viaggiare e a suonare, e vissero per sempre felici e contenti”. E invece, no. E poi, giunse il Covid, e il cielo dei nostri guerrieri divenne improvvisamente, scuro, grigio e nefasto. Il terribile mostro, che ha messo in ginocchio l’umanità, mette in panchina anche Cinzia e Guido, i nostri guerrieri viaggiatori, le cui armi sono il dono della voce e la sapienza della musica.

Costretti come tutti noi tra le mura domestiche, quelle che a me piace definire, isole felici o carceri d’oro, Cinzia e Guido non hanno smesso di sperimentare e mettersi in gioco, con pazienza, spirito di sopportazione (nei confronti del lockdown) passione, armonia e fantasia.

Grata delle esperienze acquisite a bordo delle navi da crociera, ai confronti con chef internazionali e non, Cinzia, stuzzicata da Guido, decide di realizzare degli utili video tutorial sulle ricette apprese. E così che il suo palcoscenico diventa la cucina: non più una cantante che interpreta revival di musica anni 70, 80, ma una frizzante cuoca che presenta a noi altri ricette appetitose, ben impattiate, con ingredienti genuini e nell’insieme raffinati. Cambia anche il pubblico, non più persone in viaggio /vacanza pronte a scatenarsi, ballare e cantare insieme, ma anime smarrite nel web desiderose di ritornare alla vita normale, di respirare un po’ di serenità e normalità.

Nei video, la protagonista è Cinzia, sempre ben vestita, outfit originali, il sorriso sulle labbra, allegria e dolcezza dirompenti: ogni volta propone una nuova ricetta, che sia un primo copioso, un secondo sfizioso o simpatici dolcetti. Guido resta dietro le quinte, mettendo in campo le sue competenze tecniche in produzione, regia, post produzione oltre che composizione.

Componente innovativa dei loro tutorial, la musica, sempre presente in sottofondo, canticchiata e a volte ballata da Cinzia, mentre divertenti e innovative le vocine fuori campo che commentano i vari passaggi delle ricette. Tutti i video si aprono con la sigla “Son golosa” cantata e ballata da Cinzia.

In poche settimane il format ideato sbarca sui social e inizia ad acquisire visibilità: Cinzia un’amica in cucina diventa una pagina Facebook e i video caricati anche sull’omonimo canale youtube. Peccato non aver conosciuto Cinzia e Guido durante il lockdown! Avrei di sicuro apprezzato i tutorial e la loro piacevole compagnia! Ed è proprio in quei giorni che il format riceve le prime visualizzazioni e i primi like e che la pagina facebook conquista i primi followers: da 70 al secondo giorno a 300 followers il terzo giorno! Sempre su “faccialibro” il video più popolare raggiunge le 27.669 visualizzazioni è il tutorial “Tiramisù fragole e cioccolato bianco”.

Soddisfatti e grati di questi primi successi, i nostri guerrieri viaggiatori decidono di fare un passo in più, rispetto alla realizzazione dei video tutorial. Dal palcoscenico al web, dal web al ristorante in giardino! La voglia di ricominciare è tanta, così un paio di settimane fa, Cinzia e Guido aprono il loro ristorante in giardino: una staccionata bianca, luci soffuse, un piccolo spazio verde ben curato, pochi coperti allestiti nei minimi dettagli. Compagna di serate la brezza che si leva dal mare, i profumi spifferati dalla cucina in giardino e dulcis in fundo, le note di canzoni improvvisate a fine serata.

Con la luce negli occhi e l’aria stanca di chi dedica il massimo nel proprio lavoro, Cinzia e Guido mi raccontano della serata inaugurale del loro home restaurant. Nessuna festa, nessuno sfarzo, un’unica coppia di sposi nel loro 31° anniversario di matrimonio. “Non potevamo aspettarci inizio migliore” – commenta Cinzia. Le sue attenzioni, le sue energie e le sue specialità indirizzate esclusivamente a quelle due persone in cerca di uno spazio intimo e felice in cui trovare ristoro e per l’anima e sollievo per il palato. La passione per la piccola attività che hanno messo su trapela anche dallo sguardo emozionato di Guido: “Alla fine delle serate i nostri ospiti non vogliono più andar via, e noi con piacere ci intratteniamo suonando e cantando qualche brano con loro. Il clima familiare e la voglia di aggregazione ci contraddistinguono – “tu non vai al ristorante, vieni a casa mia” – conclude Guido.

E allora diciamo bravi ai nostri guerrieri viaggiatori, per lo spirito e la grinta, per le passioni che li accomunano e per la passione per la vita, che grida più forte di questa pandemia. Lasciamoci trasportare dalla magia di questo luogo, che non sta nei metri quadri, nel lusso o nello sfarzo, nelle stelle Michelin, ma nell’incanto di una notte, tra i profumi di un buon piatto in un giardino nascosto e la brezza del mare alla sera.

Raffaella Grimaldi

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